Mogurnda mogurnda famiglia Eleotridae il pesce saltatore

Appartenente alla famiglia Eleotridae questa specie, tipicamente d'acqua dolce, popola un'area geografica compresa fra il Nord Australia e la parte meridionale della Nuova Guinea.

I suoi biotopi sono rappresentati da fiumi, con acque sia limpide che fangose, da bacini artificiali formati da dighe, ma anche da piccoli specchi d'acqua. Acque generalmente caratterizzate da pH da debolmente acido a debolmente alcalino (6,5-7,5), durezza medio bassa (4-10° dGH) e temperature intorno ai 23-24° C. M. mogurnda, peraltro, è una specie che mostra, sia in natura che in acquario, una notevole tolleranza nei confronti dei valori fisico-chimici dell'acqua. Una lunghezza compresa, da adulto, fra i 10 e i 17 cm ed un'indole aggressiva oltre che vorace, non ne fanno un ospite ideale per l'acquario "di comunità". Molto meglio riservargli una vasca piuttosto spaziosa, almeno 80-100 l, dotata di una efficace copertura, avendo questa specie delle spiacevoli abitudini "saltatorie".

In natura questo pesce è principalmente carnivoro, nutrendosi di una notevole varietà di insetti, crostacei, molluschi, Anellidi e altri pesci, ma una piccola quota della sua alimentazione è composta anche da piante acquatiche. Può essere nutrito con cibo vivo, ma si abitua a nutrirsi di quello surgelato, in granuli o in scaglie. I pesci raggiungono la maturità sessuale piuttosto rapidamente, e già ad una lunghezza di 7-8 cm sono tranquillamente in grado di riprodursi. Gli accoppiamenti possono essere stimolati da ripetuti cambi d'acqua parziali e da un aumento della temperatura di 3-4° C, cui seguirà, dopo circa una settimana, la deposizione delle uova. Riconoscere i sessi è praticamente impossibile al di fuori del periodo degli accoppiamenti.

E' possibile, allora, osservare la papilla urogenitale del maschio, dalla forma appuntita e in alcuni casi di un intenso colore blu, al contrario di quella della femmina che è corta, più larga e con il margine frangiato. Depone 200-800 uova adesive su un substrato liscio, o anche sul vetro di una parete della vasca o del filtro, che possono essere spostate in una vasca di 30-40 l di capacità, aerandole con una pietra porosa a bolle piccole. Se si consente, invece, al maschio di adempiere le cure parentali, questo accudisce le uova, ventilandole con opportuni movimenti delle pinne pettorali per tutti i 6-10 giorni necessari alla schiusa. E' opportuno allontanare la femmina a deposizione avvenuta, e successivamente anche il maschio. Gli avannotti appena nati sono di notevoli dimensioni (circa 5 mm di lunghezza) e possono subito essere alimentati con naupli di artemia e rotiferi, successivamente con microworms e minuto mangime in polvere.

Foti di R. Nistri