Già, le tartarughe... E' affascinante vedere queste creature di pochi
centimetri che sguazzano all'interno di un acquario in qualche negozio di
animali, che si sforzano (con successo) di arrampicarsi su rocce enormi, che si stirano tutte sotto la luce delle lampade o del sole per non perderne nemmeno un raggio, che si ammassano l'una sopra l'altra nelle zone più calde della vasca... E, per poche migliaia di lire, non è poi così difficile comprarle nelle fiere o nei mercati rionali. Chi non ha mai desiderato portarne a casa una? Purtroppo, questo loro aspetto così indifeso, quasi da "giocattolo" è stato la principale causa dei loro problemi... Innanzitutto, visto che si vendevano bene, si è sviluppato, soprattutto all'estero, un allevamento forzato e redditizio di queste tartarughine. I più grandi vivai si sono sviluppati in America, patria delle tartarughe dalle orecchie rosse (la specie più diffusa e venduta): qui sono sorte, ed esistono ancora, delle fattorie (farms) che sono diventate delle vere e proprie fabbriche (factories): producono tartarughe a ciclo continuo!!! Ma il mondo ha da sempre rappresentato il loro mercato di sbocco e l'Europa, Italia compresa, era il maggior importatore: anni fa, erano milioni le tartarughe che ogni anno arrivavano nel nostro Paese, via aereo, dall'America per soddisfare le richieste degli "allevatori" di casa nostra.
Purtroppo, c'era il verso della medaglia: a migliaia non riuscivano a superare il volo, ammassate l'una sopra l'altra, respirando a fatica, senza acqua né
cibo per parecchie ore: moltissime morivano durante questo viaggio e molte altre, pochi giorni dopo l'acquisto!
Per questo motivo e per il problema dei numerosi abbandoni degli animali tenuti in cattività, che stava provocando (sembra!) l'estinzione della simpatica
tartaruga palustre europea, la Emys orbicularis, da alcuni anni è stata vietata
la vendita e l'importazione della tartaruga dalle orecchie rosse.
Del resto, non si tratta di un giocattolo né di un oggetto ma di un animale
vero e proprio con tutte le sue esigenze e le difficoltà connesse al suo
mantenimento.
L'allevamento di una tartaruga non è cosa da prendere sotto gamba: questi
animali possono vivere, in cattività, fino a 30 anni ed anche più. Chiediamoci,
allora, se è effettivamente nostra intenzione occuparci di un animale, non
facendogli mancare nulla, per così tanto tempo? Il più delle volte, la vostra
tartaruga vi viene venduta o all'interno di una boccia oppure nel classico
acquario di plastica, con tanto di isola e palma in mezzo: purtroppo, né l'una
né l'altro vanno bene... Innanzitutto perché le tartarughe tendono a crescere e
richiedono maggior spazio; secondo, perché hanno bisogno di altri accessori.
L'acquario di vetro è la miglior soluzione, a meno che non abbiate la
possibilità di creare uno stagno all'aperto: costa un po' di più (minimo Lit.
100.000/50 euro fino ad arrivare ai 2 milioni/1.000 euro, a seconda delle
dimensioni) ma presenta due vantaggi rispetto alle vasche in plexiglas: può
essere pulito a fondo e si riga meno facilmente sotto l'azione delle unghiette
dell'animale. L'acquario deve essere tenuto ben pulito poiché è da questo che
dipende la salute della vostra tartaruga.
Ricordatevi che le tartarughe dalle orecchie rosse sono animali acquatici e che espleteranno tutte le loro necessità biologiche nell'acqua, creando le
condizioni favorevoli per lo sviluppo dei batteri.

Le tartarughe dalle orecchie rosse crescono velocemente durante il loro primo
anno di vita e un adulto può arrivare a misurare fino a 30 cm!!! Le dimensioni
della vasca dipenderanno dalla taglia degli animali e dalla quantità di
esemplari che volete inserirvi. Ricordate che più è grande l'acquario, meglio
vivranno le tartarughe. La lunghezza minima della vasca deve essere pari a
circa 10 volte la lunghezza del carapace della tartaruga: per un adulto di 13
cm si raccomanda una vasca di almeno 110 litri. Riempitela con una quantità
d'acqua sufficiente alla tartaruga per riuscire a girarsi nel caso dovesse
capovolgersi (circa 3/4 della sua lunghezza).
E' indispensabile l'inserimento di un filtro, che mantenga pulita l'acqua a
lungo, evitando così continui ricambi d'acqua, e che soprattutto le tartarughe
si ammalino.

La salute dell'animale dipende dalla qualità dell'acqua che le fornite.
Ricordate che la vostra tartaruga vive e respira nella stessa acqua dove
espleta i suoi bisogni fisiologici! Se l'acqua non è pulita conterrà più
batteri e aumenteranno i rischi di una loro malattia. Dovrete dedicare almeno
un'ora la settimana alla pulizia dell'acquario.
Le tartarughe necessitano, inoltre, di una temperatura stabile ed il sistema
più semplice è rappresentato da un riscaldatore sommerso. E' molto pratico
perché dotato di un termostato interno che permette di mantenere la temperatura
desiderata. Stabilizzate la temperatura tra i 24 e i 28 gradi. Ciò è molto
importante perché il calore attiva il sistema immunitario della tartaruga.
Dovrete quindi creare, all'interno del vostro acquario, un'area asciutta dove
la vostra tartaruga possa crogiolarsi al sole (o esporsi alla luce di speciali
lampade per rettili). Questo è importante perché, come detto sopra, il calore
attiva il sistema immunitario della vostra tartaruga. Inoltre le tartarughe
hanno assolutamente bisogno dei raggi UV per poter adeguatamente metabolizzare
il cibo ed essere in grado di assimilare le sostanze nutrienti in esso
contenute.

Per creare questa zona potete usare o un grosso sasso (preventivamente
disinfettato facendolo bollire) o del sughero oppure comprando le apposite
piattaforme in plastica, in vendita in qualsiasi negozio specializzato, anche
se io preferisco e consiglio accessori naturali e più vicini all'ambiente in
cui vivrebbero in libertà.

Per quanto riguarda l'alimentazione, la vostra tartaruga vorrebbe sempre
mangiare: è voracissima. La maggior parte degli allevatori fornisce alle loro
tartarughe un buon pasto ogni due giorni (o giornalmente, se sono piccole).
Altri allevatori preferiscono alimentarle due volte la settimana.
Personalmente, preferisco somministrare loro un pasto leggero ogni giorno:
dovrete dedicare a questa fase circa 10 minuti, utili anche per osservare il
comportamento delle vostre bestiole ed identificare eventuali problemi di
salute.

E' molto importante variare la dieta della tartaruga per garantirne la salute
generale. Non datele un solo tipo di cibo. Potete nutrirla con una grande
varietà di cibo vivo (grilli, lombrichi, lumachine, pesciolini, gamberetti),
frutta e verdura, mangimi e integratori vitaminici. Non alimentatela solo con i
gamberetti liofilizzati o il mangime in vendita nei grandi supermercati: da
soli non riescono a fornire gli elementi necessari a garantirne la
sopravvivenza! Due volte la settimana, dovete aggiungere all'alimentazione
della vostra tartaruga un integratore di vitamine: verificate che abbiano una
buona dose di vitamina A, essenziale per la salute della vostra tartaruga.
In molti negozi vi diranno anche che le tartarughe sono animali carnivori. E'
vero che preferiscono gli insetti alle piante ma ciò non significa che esse non
abbiano bisogno di mangiare verdura! Infatti, non riescono a ricavare
sufficiente vitamina A dagli insetti o dai mangimi. Dovete dare loro verdure
con un alto tasso di questa vitamina (come le carote). Alcune tartarughe
accettano anche insalata, pomodori, papaya, melone o banane. Si sconsigliano
agrumi, spinaci e piselli poiché possono causare complicazioni digestive. Il
costo della loro alimentazione varia dalle 10 alle 30 mila lire (5-15 euro) al
mese.

E purtroppo, se all'acquisto, l'esborso monetario è minimo (rispetto ad altri
animali), è quando si ammalano che vengono a costare più di un cane o di un
gatto!!! Infatti, in quasi tutti i casi di malattia, il ricorso al veterinario
erpetologo (esperto nel trattare i rettili) diventa indispensabile per evitarne
la morte e, purtroppo, la fattura può risultare particolarmente onerosa: una
visita può costare fino a 250-300 mila lire (circa 130-150 euro)!
Ciò è dovuto principalmente al fatto che le tariffe "suggerite" non fanno
distinzione tra la tartarughina e il serpente boa: per fortuna esistono anche
medici veterinari che, in molti casi, chiudono un occhio ed applicano tariffe
ridotte, più adeguate al caso trattato!!!
Concludendo, quando comprate una tartaruga (o un altro animale), voi
diventate "responsabili" per lei: siete disposti ad occuparvene per più di 30
anni, a crearle l'habitat idoneo, ad alimentarla e curarla nonostante i costi
elevati???

Se la risposta è positiva, allora la tartaruga ricompenserà i vostri sforzi
donandovi molte soddisfazioni.
Se invece la risposta è dubbia o negativa, forse è opportuno che pensiate
all'acquisto di un animale più facile da allevare, evitando così di far
soffrire inutilmente una creatura, di arrivare addirittura ad abbandonarla e/o
farla morire!!!


articolo di Roberto Duroni  - tartamante
Per comunicare con 
Il Portale delle Tartarughe: 
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
sito web