SQUALI E RAZZE IN ACQUARIO, come allevarli e gestirli, newsletter

Come allevarli e gestirli
art. di Enzo Alibrandi e AcquariofiliaItalia

I Condritti o Condroitti (Chondrichthyes), o anche pesci cartilaginei, sono una classe di pesci che comprende oltre 1100 specie diverse e a cui appartengono gli squali e le razze (inclusi nella sottoclasse degli Elasmobranchi), le chimere (sottoclasse degli Holocephali) e mante, pesci sega e torpedini (sottoclasse dei Baotidei). Sicuramente dei condroitti, il genere più significativo è quello degli squali (Selachimorpha); sono pesci cartilaginei predatori, dalle forti mascelle e di dimensioni medio-grandi, comunemente noti con il nome di squalo o pescecane.

In acquariofilia, questa tipologia di animali ed in particolare gli squali e le razze, possono essere allevati, seppur con difficoltà derivanti da diversi fattori che possono essere sia di tipo ambientale che patologico. Prima di tutto è bene allestire una vasca adatta ad ospitare tali animali; nel caso non si disponesse di una vasca circolare (non meno di 3 metri di diamtero) è bene utilizzare vasche con capacità di 3.000-4.000 litri e lunghezza non inferiore ai 3 mteri. Il sistema di filtraggio deve essere di poderosa portata e il suo lavoro di filtraggio deve essere accompagnato assolutamente da un buon schiumatoio, in quanto questi animali producono elevate quantità di deiezioni, con conseguente inquinamento massiccio da sostanze organiche.

Il sistema di illuminazione deve essere intenso e l’ambientazione della vasca deve essere spartano: un anfratto formato dalle rocce e ampio spazio libero per il nuoto sono un ambientazione adatta, tenendo conto che sono animali in continuo movimento. Per quanto riguarda i coinquilini della vasca è bene non inserire animali troppo piccoli e “concorrenti al cibo” come ad esempio murene, cernie, pterois, ecc.
Infine l’alimentazione si basa su molluschi, crostacei e pesci anche se in acquario vengono usati anche dei pastoni surgelati appositamente studiati per il benessere di questi animali e del loro regime alimentare e da somministrare due volte a settimana.
I valori fisico chimici dell’acqua devono corrispondere a pH 8, densità 1022/1024 e una temperatura di 24-27 °C.
Per quanto riguarda la parte gestionale di questi animali, bisogna prima di tutto affermare che sono animali di difficile allevamento sia dal punto di vista economico sia da quello relativo alle patologie; proprio quest’ultimo punto è fondamentale nella gestione degli squali e delle razze, in quanto sono animali soggetti a fattori patologici quali parassitosi o a fattori ambientali che possono portare a quest’ultime ad esempio stress da trasporto o cattura. E’ pertanto necessaria un’adeguata gestione sanitaria di questi animali al fine di evitare queste problematiche. Sicuramente la prima problematica deriva dalla lunghezza che raggiungono questi animali, troppo veloce per essere contenuta in un comune acquario marino. La seconda problematica deriva dalla probabilità che questi animali possano contrarre patologie, per alcuni versi anche gravi. La cura delle patologie di questi animali è molto difficile da attuare a causa delle reazioni piuttosto negative che hanno i curativi su questi animali. I trattamenti a base di rame ad esempio, sono mal tollerati da questi animali e, anche in dosi minime possono risultare letali in quanto il grado di reazione varia da un individuo all’altro. Nel caso siano presenti batteriosi, ad es. Vibrio, queste possono essere trattate con il Cloramfenicolo o la Tetracicilina, mischiandoli al cibo prima che venga somministrato all’animale. Per combattere parassiti esterni, si possono effettuare bagni di acqua dolce e formalina, ponendo la massima attenzione e sicurezza nel maneggiare lo squalo (e per voi!). Oltre queste due tipologie di malessere, gli elasmobranchi possono venir attaccati da vermi, crostacei e protozoi parassiti. In questo caso è bene acquistare solo animali perfettamente sani ed esenti da questi parassiti esterni e successivamente, si provvede ad una quarantena come misura preventiva.
Per quanto riguarda le specie allevabili in acquario, solitamente sono presenti pochissime specie, per lo più di piccola taglia che rimangono tali anche da adulti; qui di seguito verranno brevemente descritte quelle maggiormente presenti in acquariofilia:

Chiloscyllium punctatum
Chiloscyllium punctatum

Specie facile da allevare e non adatta a vasche di comunità o contenenti potenziali prede Si consiglia una vasca piuttosto capiente (almeno 400 litri)
L’alimentazione in vasca è costituita da artemia salina, mysis, chyronomus, polpa di cozze e krill. Accetta in seguito anche mangime secco lasciato cadere sul fondo. Ha la tendenza a stare nascosto durante il giorno è quindi necessario un arredamento con nascondigli.
Lo Chiloscyllium punctatum o Squalo bambù bandemarroni è uno squalo della famiglia delle Hemiscylliidae. Vive nell'oceano pacifico occidentale oltre gli 80 metri di profondità e raggiunge una lunghezza di circa un metro. Il suo habitat preferito è la barriera corallina e ha una riproduzione ovipera. È lo squalo più adatto alla vita in acquario ed è dotato di barbigli somiglianti a dei baffi. Da qui il nome popolare di squalo gatto. Viene considerato a rischio estinzione, e i principali pericoli alla sua sopravvivenza sono portati dalla caccia e dall'inquinamento. Ha una pinna dorsale posteriore concava caratteristica. Quando sono allevati in cattività devono assumere con l'alimentazione integratori di iodio, per prevenire il gozzo a cui possono andar soggetti.

Carcharhinus melanopterus
Carcharhinus melanopterus

Questo squalo è solitamente impostato per acquari con capacità di 3000-4000 litri in quanto raggiunge i 160 cm in acquario. È relativamente difficile da allevare a causa del forte stress a cui viene sottoposto. L’alimentazione nella vasca è costituita da crostacei e molluschi, nonché da cibo vivo o surgelato, una volta abituato a quest’ultimo. Per quanto riguarda l’arredamento, richiede una vasca con ampio spazio libero per il nuoto in quanto è continuamente in movimento, senza mai fermarsi e notevole sistema di filtraggio a causa delle grandi quantità di deiezioni prodotte.
In acquario
Vengono allevati in grandi acquari pubblici e più raramente domestici anche se per gli acquariofili, la gestione di questi animali è piuttosto complessa, soprattutto in relazione al controllo di qualità dell'acqua, filtraggio ed ossigenazione. Necessitano in ogni caso di acquari di grandi dimensioni, che possono condividere con vari invertebrati. Occorre tuttavia evitare di far condividere lo spazio acquatico a questi squali e a dei crostacei o dei cefalopodi, di cui si nutrirebbero, a degli anatozoi o altri invertebrati sessili, eccezion fatta per le specie che abitano il fondo della vasca, come i Fungidi, che sarebbero disturbati dalla presenza del predatore, e a delle meduse, che sarebbero moleste per il predatore stesso. Per quanto riguarda i pesci invece la convivenza è possibile con i pesci pilota, le remore e con altri squali. I motivi della loro popolarità negli acquari pubblici sono il loro aspetto da squalo e le dimensioni relativamente modeste. Sono inoltre attrazione per sommozzatori che praticano l'ecoturismo.
Lo squalo pinna nera del reef (Carcharhinus melanopterus) è una specie di squalo che appartiene al genere Carcharhinus ed alla famiglia Carcharhinidae. Viene spesso confuso con lo squalo orlato (Carcharhinus limbatus).
Questo squalo può essere facilmente identificato per le vistose chiazze nere all'estremità delle pinne (in particolare della prima dorsale e della caudale). Si tratta di una delle specie più diffuse nelle barriere coralline delle zone tropicali degli Oceani Indiano e Pacifico e predilige leacque poco profonde e sotto costa, al punto che la sua prima pinna dorsale emersa dall'acqua è una visione caratteristica delle aree succitate.
La maggior parte di questi animali abita spianate sabbiose o piattaforme coralline, anche se sono stati osservati mentre entravano in acque salmastre e dolci.
In genere raggiungono lunghezze di 1.6 metri.

Il loro territorio è molto ristretto, e ad esso sono piuttosto fedeli, visto che lo cambiano soltanto una volta che sono trascorsi vari anni dall'ultima volta. Sono predatori attivi di piccoli pesci ossei, cefalopodi, crostacei, ma sembra che si nutrano anche di serpenti d'acqua ed uccelli marini.

Le ricerche sulla loro attività riproduttiva e di vita sono varie ed a volte contraddittorie, ed inoltre possono mostrare delle differenze in base alla collocazione geografica. Come gli altri membri della famiglia anche questa specie è vivipara e le femmine partoriscono da 2 a 5 figli in un ciclo che può essere biennale, annuale, o in alcuni casi addirittura semestrale. La gestazione può durare 7-9, o 10-11, o addirittura 16 mesi a seconda della zona. L'accoppiamento è preceduto dall'avvicinarsi del maschio alle spalle della femmina, attirato da speciali segnali chimici. I nuovi nati si possono trovare più a riva rispetto agli adulti, e spesso si radunano in grossi gruppi in aree allagate dall'alta marea.

Timido e schivo, questo animale è difficile da osservare e raramente pone un pericolo per l'uomo, a meno che non sia aizzato dalla presenza di cibo. Chi cammina in acque basse comunque, potrebbe essere vittima di morsi involontari. La carne di questi squali viene utilizzata assieme alle pinne ed all'olio di fegato, ma essi non sono considerati importanti dal punto di vista commerciale. L'International Union for Conservation of Nature (IUCN) ha stabilito che la specie è prossima alla minaccia, poiché, anche se in generale i numeri sono ancora confortanti, una pesca eccessiva negli ultimi anni ed il suo basso tasso riproduttivo sta riducendo fortemente alcune popolazioni locali.

Taeniura Lymma, razza
Taeniura Lymma

Questa bellissima razza richiede per il suo allevamento ottimale una vasca di almeno 200x70 di base con 70% del fondo almeno libero da rocce, con sabbia per permettergli di stazionare. Può convivere con coralli,da evitare tutti i crostacei e i piccoli pesci che entrerebbero a far parte della loro dieta. L’alimentazione è a base di cibo fresco: piccoli pesci,vermi marini (quelli usati per la pesca), gamberetti a pezzi,calamaretti serviti a luci spente. Inoltre, è consigliato non inserire possibili concorrenti al cibo come squali, cernie o comunque pesci più veloci della razza nell’alimentarsi. Le punture che infligge inoltre con il suo aculeo, sono molto dolorose.
La Pastinaca a macchie blu, Taeniura lymma, è una razza della famiglia Dasyatidae distribuita nelle acque dell'oceano Indo-Pacifico, dall'Africa meridionale al Mar Rosso fino alle isole Salomone. Vive in prevalenza sui fondali sabbiosi della zona intercotidale, nei pressi di scogliere e tra le formazioni di madrepore non oltre i 30 metri di profondità.
La lunghezza supera raramente i 70 centimetri. Il corpo è piatto e tondeggiante, molto rilevato in prossimità della testa. Il colore del dorso varia dal rosato al giallo-verdastro, ornato da evidenti macchie ovali di colore blu elettrico. Anche la coda è percorsa da due striature azzurro acceso. Il ventre è bianco-azzurrino. Subito dietro la cavità orbitale è molto evidente uno spiracolo. A differenza degli altri dasiatidi, gli aculei, di solito due, si trovano più vicini all'estremità che alla base della coda. Questo consente alla pastinaca a macchie blu di colpire l'eventuale avversario anche da una notevole distanza. Tuttavia è una razza molto timida e se disturbata preferisce allontanarsi velocemente piuttosto che difendersi. Si nutre soprattutto di piccoli pesci e invertebrati, come gamberi, granchi e molluschi, che cattura setacciando il fondale. È una delle pastinache più comuni ed è una delle specie più note ai subacquei. È una specie ovovivipara e dà alla luce circa 7 piccoli alla volta.

Acquari in Italia - video acquario di Genova, acquario con squali, delfini, pinguini, pesci
In Italia gli squali si possono osservare negli acquari di Genova, Cattolica, Livorno, Napoli (video), Milano, Trieste, dove la maggioranza delle specie presenti sono quelle bentoniche mediterranee, soprattutto gattucci e palombi. Per le specie esotiche esiste un'esposizione a Jesolo, presso Venezia, che è aperta solo nei mesi estivi.

Squali in acquario domestico
Gli squali che possono sopravvivere in acquari domestici non sono molti e in generale sono di dimensioni relativamente piccole: squali nutrice, gattucci (in alcuni casi è possibile rinvenire le uova di quest'ultima famiglia, ed anche specie più grandi come gli squali pinna bianca e pinna nera (adatti tuttavia solo ai possessori di enormi vasche). Una specie spesso allevata in acquari domestici è il Chiloscyllium plagiosum, in quanto la femmina ha l'interessante caratteristica di continuare a deporre uova anche in assenza del maschio. Gli scienziati credono che ciò sia possibile grazie ad un meccanismo di partenogenesi.
Squali in Acquario domestico