Il potere assorbente del carbone non è molto selettivo e quindi con un suo utilizzo continuativo si corre il rischio di prelevare dall'acqua anche vitamine, fertilizzanti e integratori vari che abbiamo introdotto in acquario per migliorare le condizioni di vita dei nostri ospiti, piante o pesci che siano.

Dopo un periodo di due o tre mesi, il carbone potrebbe rilasciare quanto trattenuto sino a quel momento per un semplice sbalzo di pH verificatosi magari durante un cambio d'acqua, con conseguenze catastrofiche. Il carbone è un materiale filtrante ad azione chimica e quindi deve essere utilizzato solo per tempi limitati e per motivi specifici, come l'adsorbimento di un medicinale a fine cura per eliminare dei coloranti dall'acqua (come il tannino rilasciato dai legni di torbiera, e così via).

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