Acquario di Genova

 La costruzione del nuovo Padiglione Cetacei ha comportato un investimento complessivo di circa 30 milioni Euro, di cui 9 milioni di contributo pubblico costituito da parte delle disponibilità residue delle risorse destinate all’Expo ’92 e distribuite anche ad altri progetti di riqualificazione per la città di Genova. 

La costruzione della vasca, progettata da Renzo Piano, è stata assegnata con una gara d’appalto pubblica indetta nel 2009 dal Comune di Genova, vinta dal Raggruppamento Temporaneo d’Impresa tra Codelfa S.p.A. (capogruppo), azienda del gruppo Gavio che opera sul mercato dal 1965 nei settori dell’edilizia civile, industriale e nelle infrastrutture, Gianni Benvenuto S.p.A. e Diesse Electra S.p.A..

Porto Antico di Genova S.p.A, con il ruolo di Committente, ha partecipato all’investimento con un importo di circa 3 milioni di Euro oltre ad anticipare l’investimento residuo stimato in circa 15 milioni di Euro tramite l’accollo di un mutuo concesso dalla Banca Carige. Un impegno che si aggiunge ai 67 milioni di Euro che la società ha investito dal 1995 a oggi, per sviluppare progetti di valorizzazione che hanno portato l’area all’attuale configurazione.

Costa Edutainment S.p.A., responsabile del progetto e gestore dell’Acquario di Genova con la nuova struttura, ha partecipato all’investimento con un contributo finanziario diretto di circa 4 milioni di Euro; inoltre rimborserà la parte di investimento anticipata da Porto Antico di Genova S.p.A., con un canone suppletivo annuale a copertura del mutuo comprensivo di interessi, che decorrerà dalla data di apertura al pubblico della vasca, fino alla scadenza della concessione a Costa.
Ad oggi, pertanto, l’investimento finanziario ed economico per il gestore della struttura è di circa 18 milioni di Euro.

L’impegno di Costa Edutainment nel progetto è particolarmente importante per una Società che presenta a fine 2012 un fatturato consolidato pari a 25 milioni di Euro. Questo impegno va ad aggiungersi agli investimenti sull’Acquario di oltre 24 milioni di Euro che la società ha effettuato dal 1996 ad oggi, con un investimento medio annuo pari a 1,8 milioni di Euro oltre a un canone annuo riconosciuto a Porto Antico di Genova SpA che attualmente è di circa 2,5 milioni di Euro, per un totale di 23,6 milioni di Euro negli anni.

Il nuovo Padiglione porta la superficie complessiva dell’Acquario di Genova da circa 20.000 a circa 27.000 mq e comporta un allungamento della durata media della visita di circa 45 minuti. Un importante arricchimento della struttura che, giunta al suo ventesimo anno di età, rappresenta la più grande esposizione di biodiversità acquatica in Europa grazie a 70 vasche espositive che ospitano 15.000 animali di 400 specie tra lamantini, squali, foche, pinguini, meduse, animali antartici – unica struttura in Europa ad ospitarli -, coloratissimi pesci delle scogliere coralline.
La visita al nuovo Padiglione è parte integrante della visita all’Acquario di Genova e del mondo AcquarioVillage che unisce in un’unica proposta con biglietto valido un anno, tutte le strutture gestite da Costa Edutainment a Genova: oltre l’Acquario, il Galata Museo del Mare con il sommergibile Nazario Sauro, La città dei bambini e dei ragazzi, la Biosfera, l’ascensore panoramico Bigo e, altra novità del 2013, il Museo Nazionale dell’Antartide.

Il Padiglione, frutto della sinergia tra Porto Antico di Genova SpA e Costa Edutainment SpA, non costituisce infatti solo un importante arricchimento per la struttura ma contribuisce alla valorizzazione dell’Area Porto Antico, oggetto nel 1992 di un importante intervento di recupero architettonico e successivo restyling operati dall’architetto Renzo Piano, e oggi spazio della città e luogo da vivere 24 ore al giorno, 365 giorni all’anno grazie alla presenza di un polo ludico-culturale di primissimo livello, nel quale spicca l’Acquario di Genova.

La grande novità intende inoltre contribuire alla promozione della città di Genova come meta turistica e culturale di alto livello e a prolungare la permanenza dei turisti in città, creando un maggiore indotto per il sistema economico genovese.