Con l'anagrafe nazionale dell'acquacoltura, il Ministero della Salute promuove la tutela economico-sanitaria del patrimonio di acquacoltura e del consumatore. La nuova anagrafe, disciplinata con decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, viene attivata nel sistema dell'anagrafe nazionale zootecnica.

L'anagrafe dell'acquacoltura si basa: sulle dichiarazioni del proprietario o della persona da questi delegata; sull'assegnazione di un codice univoco identificativo ad ogni azienda di acquacoltura; sulla registrazione dei dati nella BDN, da realizzarsi nei tempi e con le modalita' stabilite dal manuale operativo. I Servizi Veterinari sono fra i soggetti responsabili del funzionamento del sistema.

Il proprietario dell'impresa dovrà segnalare la propria attivita' al servizio veterinario dell'azienda sanitaria locale competente per territorio e richiede l'attribuzione dei codice identificativo aziendale qualora ne sia sprovvisto entro 30 giorni dall'attivazione in BDN della sezione dell'anagrafe di acquacoltura. Comunica inoltre, al servizio veterinario dell'Azienda sanitaria locale competente per territorio ogni variazione relativa ai dati anagrafici riguardanti la propria impresa entro 7 giorni.

Le principali finalita' dell'anagrafe dell'acquacoltura sono: la tutela economico-sanitaria del patrimonio di acquacoltura; il supporto nella trasmissione di informazioni sullo stato sanitario delle aziende, degli allevamenti e delle imprese di acquacoltura, anche in relazione alle movimentazioni; il supporto nella trasmissione di informazioni a tutela del consumatore.